In questa sezione di Patente Alcolica presenteremo i diversi iter amministrativi previsti dalle varie regioni italiane per riottenere la patente a seguito di ritiro per guida in stato di ebbrezza (art. 186 CdS) e/o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti (art. 187 CdS).
A differenza del capitolo “L’esperienza di guida in stato di ebbrezza a Firenze“, dove è stata presentata l’esperienza vissuta in prima persona di ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza nella provincia di Firenze, in questa sezione ci affideremo alle informazioni reperite sul web per affrontare gli iter amministrativi (CML, analisi mediche, incontri con strutture quali SerD, SerT, ecc…) adottati dalle varie regioni italiane. Le fonti principali da cui abbiamo attinto a queste informazioni sono l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute (tramite il progetto “Monitoraggio Alcol -Valutazione e monitoraggio delle politiche e delle azioni sanitarie e sociali in tema di alcol e problemi alcol correlati“).
Indice della pagina
Il progetto Monitoraggio Alcol del Ministero della Salute (2018)
In questo paragrafo presenteremo il progetto Monitoraggio Alcol coordinato dal Ministero della Salute nel 2018, che come risultato ha prodotto la pubblicazione degli iter amministrativi adottati in diverse regioni italiane per riottenere la patente a seguito di ritiro per guida in stato di ebbrezza e/o sotto l’influenza di stupefacenti.
Considerata l’importanza di tale studio e gli ottimi risultati raggiunti dal Ministero della Salute in questo ambito, riporteremo testualmente alcune sezioni del documento finale prodotto dal progetto Monitoraggio Alcol, in modo tale da evitare di interpretare erroneamente i sui contenuti.
Di seguito l’introduzione del sopra citato documento:
” Il progetto Monitoraggio Alcol voluto dal Ministero della Salute nel 2018 si è focalizzato, su indicazione specifica del Ministero stesso, sul tema Alcol e guida. È stato pertanto richiesto il materiale prodotto dalle Regioni e Province Autonome sul tema. È stata anche effettuata una ricerca del materiale presente in rete relativo all’argomento su esplicito invito di alcune Regioni che non hanno fornito direttamente il materiale. Dove non è stato reperito materiale regionale si è provveduto a raccogliere materiale presente sui siti delle singole ASL. Non è stato utilizzato materiale reperito su siti non istituzionali anche dove citavano esplicitamente documenti ufficiali per descrivere le procedure in essere in specifiche aree territoriali.
La regione Basilicata ha comunicato di non avere linee guida, protocolli o procedure concordate da segnalare.
Nel documento, suddiviso per Regioni e Province Autonome, si è condotta una disamina del materiale relativo alle Commissioni mediche locali, ai Servizi delle dipendenze e alla collaborazione, ove siano presenti documenti in merito, tra le due agenzie. “
Elenco delle regioni coinvolte nel progetto Monitoraggio Alcol
In questo paragrafo puoi trovare l’elenco delle regioni italiane (e delle province autonome) per cui si è a conoscenza degli iter amministrativi previsti per riottenere la patente a seguito di ritiro per guida in stato di ebbrezza (art. 186 CdS) e/o sotto l’effetto di stupefacenti (art. 187 CdS): clicca su quelle che vuoi approfondire!
NOTA BENE: se non trovi la regione che ti interessa significa che non si è conoscenza degli iter amministrativi che essa applica (oppure che tali iter non sono omogenei all’interno della regione, ma differenti da provincia a provincia).
- Abruzzo
- Provincia Autonoma di Bolzano
- Campania
- Emilia Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Liguria
- Marche
- Piemonte
- Sardegna
- Toscana
- Provincia Autonoma di Trento
- Umbria
- Valle d’Aosta
La regione Basilicata ha comunicato di non avere linee guida, protocolli o procedure concordate da segnalare.
Conclusioni, sintesi e discussione dei provvedimenti del progetto Monitoraggio Alcol
Il documento redatto dal progetto Monitoraggio Alcol del Ministero della Salute conclude così le sue analisi:
NOTA BENE: per consultare le tabelle indicate dal progetto, ti consiglio di consultare direttamente il documento redatto dal progetto Monitoraggio Alcol.
” Hanno risposto alla richiesta di invio dei materiali pertinenti o il materiale è stato reperito in rete autonomamente a cura dell’ente strumentale esecutore del progetto 13 regioni e province autonome:
- Basilicata, Valle d’Aosta, Marche, Piemonte e la Sardegna non hanno prodotto documenti regionali.
- La Valle d’Aosta e la PA di Bolzano hanno prodotto un protocollo con le Forze dell’Ordine sulla determinazione d’urgenza presso il DEA.
- Nel caso del Piemonte e della Sardegna è stato possibile reperire la documentazione prodotta da alcune ASL.
- In Piemonte una delle nove Asl che hanno risposto ha elaborato un protocollo, interno al SerD, molto dettagliato, del percorso cui accede il conducente inviato dalla CML, mentre nelle altre Asl viene descritto il contenuto di alcune attività, quali i corsi di sensibilizzazione organizzati.
- Nel caso delle due ASL della Sardegna che hanno risposto, il protocollo, interno al SerD, entra nel dettaglio del percorso del paziente inviato in autonomia dalla CML.
In totale sono state analizzate 20 procedure. Dalla lettura e dal confronto dei provvedimenti reperiti emergono alcune considerazioni che vengono di seguito proposte alla riflessione:
Collaborazione CML/SerD: in sei casi la procedura riguarda la collaborazione tra CML e SerD, in nove casi riguarda solo il SerD o solo la CML, in quattro casi riguarda la sola presenza dell’alcologo in CML, in tre casi riguarda unicamente le procedure cui attenersi per gli accertamenti d’urgenza richiesti dalle forze dell’ordine (tabella 1 del documento).
Livelli di rischio: in sei procedure sono individuati i livelli di rischio e descritti i criteri in base ai quali classificare i conducenti. Come si può vedere dalla tabella 2, la numerosità dei livelli di rischio è molto diversa e i criteri sono, di conseguenza, articolati in maniera differente.
Invio al SerD/SerT per accertamenti: in undici procedure è descritto l’invio al SerD per gli accertamenti. In due procedure tutti i soggetti vengono inviati preliminarmente al SerD, per l’accertamento. In un caso vengono inviati tutti soggetti al SerD per il colloquio informativo, mentre vengono selezionati i soggetti da inviare per esami e colloqui. Nei casi restanti i soggetti da inviare sono selezionati in base a criteri che in sette casi sono esplicitati. Come si vede dalla tabella 3 i criteri sono diversi e articolati in maniera differente nelle diverse procedure.
Accertamenti: in sette procedure sono descritti nel dettaglio gli accertamenti cui sottoporre i conducenti. L’elenco, anche in questo caso, come si vede dalla tabella 3, non è allineato tra le diverse procedure.
Rinnovo patente: in sei procedure sono esplicitate le decisioni da prendere in ragione della classificazione del conducente. In conseguenza della difformità dei livelli di rischio e dei criteri per classificare i soggetti nelle diverse categorie si osserva una differenza nelle casistiche descritte (tabella 4).
Percorso presso il SerD/SerT: in quattordici procedure sono descritti i percorsi di cui usufruisce il conducente. Si va dal counseling breve effettuato dall’alcologo durante la seduta della CML alla descrizione del trattamento del soggetto presso il SerD/Sert. In tre procedure è descritto un percorso differenziato in base alla gravità (tabella 5).
Equipe dedicata: in due procedure è prevista la costituzione di una equipe appositamente dedicata alla consulenza ai conducenti segnalati dalla CML. Il Servizio di Alcologia interviene solamente in caso di invio per trattamento. In una procedura è esplicitato che lo specialista che effettua la consulenza debba essere diverso da quello che ha in trattamento il soggetto, qualora il conducente sia già in carico al Servizio (tabella 6).
Modulistica: in quattro procedure sono previsti i moduli da utilizzare nell’ambito del percorso di consulenza (tabella 6).
Corso: in dieci procedure viene previsto un corso. In otto casi vengono descritti i contenuti del corso con livelli di approfondimento molto differenziati (tabella 7).
Emerge quindi un quadro molto differenziato. Solo alcune Regioni o PA hanno elaborato procedure al livello regionale. Le procedure consultate evidenziano molteplici differenze che fanno sì che i conducenti siano sottoposti a percorsi molto differenziati, con livelli di approfondimento molto diversi e utilizzando criteri di classificazione non uniformi. “
Fonti e riferimenti
Di seguito le fonti e i riferimenti che ci hanno permesso di costruire questa sezione di Patente Alcolica:
- Istituto Superiore di Sanità
- Ministero della Salute (progetto “Monitoraggio Alcol – Valutazione e monitoraggio delle politiche e delle azioni sanitarie e sociali in tema di alcol e problemi alcol correlati“)



Buonasera, mi chiamo paolo Menichetti, nel 2014 mi venne ritirata la patente per guida in stato di ebrezza con un tasso alcolemico pari a 0,69 dai carabinieri di Pesaro . Essendo io residente a Roma i due zelanti gendarmi mi dissero che la comunicazione della multa sarebbe stata spedita al mio indirizzo capitolino.Passarono circa tre mesi e dopo molte peripezie il plico arrivò . A quel punto presi informazioni sul da farsi e scopri a mie spese che il percorso era lungo e tortuoso. prevedeva quanto segue : la patente dopo aver superato un prelievo del sangue , tre analisi dell’ urina e psicologo veniva rilasciata per un anno poi per due , per tre ed infine per cinque anni ovviamente ad ogni scadenza lo stesso iter comprensivo di prelievo , urine e psicologo quindi tutto questo per una durata di 10 anni. La mia domanda è questa : fermo restando la mia infrazione e l importanza di vigilare su chi fa uso di alcool , mi sembra che ci sia da parte della provincia di Roma un atteggiamento a dir poco persecutorio ed un voler far cassa con le disgrazie altrui..questo iter così lungo è regolare?
Buongiorno,
grazie innanzitutto della domanda e dell’esaustiva descrizione della situazione. L’iter amministrativo per il recupero e rinnovo periodico della patente ad oggi è a discrezione della singola Commissione Medica Locale Provinciale (ossia ogni CML decide quale sia l’iter in termini di esami medici da effettuare e i periodi di rinnovo della patente).
Alcune CML prevedono anche esami più specifici quali ETG del pilizio (il famoso esame del capello), che permettono di rilevare l’abuso di alcol e/o sostanza stupefacenti anche nei mesi precedenti rispetto alla data dell’esame. Anche gli step di rinnovo (1 anno, 2 anni etc..) sono a discrezione delle singole CML, con la possibilità di far ripartire dall’inizio (o prolungare) l’iter nel caso in cui il paziente non “superi con esito positivo” gli esami richiesti.
Sulla regolarità legale di questi iter non siamo in grado di rispondere, in quanto questo sito non tratta dei risvolti prettamente legali della guida in stato di ebbrezza (eventualmente può rivolgersi al suo avvocato di fiducia per chiedere delucidazioni).
Grazie
Buon giorno mi è stata sospesa la patente per uso sostanze art.187 è dal 2017 ché non uso ho fatto una cavolata il 17gennaio 2022 premetto che sono seguito dal ser.d la patente scade il 22 02 23 l uso è stato isolato e con una minima quantità di cocaina il doc.del servizio mi ha consigliato di provare a rinviare gli esami sono rimasto 17 anni senza patente e non vorrei perderla avete un consiglio da darmi grazie mille Simone