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Iter amministrativo articoli 186 e 187 CdS nella regione Friuli Venezia Giulia

In questa sezione di Patente Alcolica presenteremo l’iter amministrativo previsto nella regione Friuli Venezia Giulia per riottenere la patente a seguito di ritiro per guida in stato di ebbrezza (art. 186 CdS) e/o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art. 187 CdS).

Come già specificato in precedenza, abbiamo estrapolato questi risultati dal documento prodotto dal progetto Monitoraggio Alcol del Ministero della Salute.

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Alcol e regione Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia ha approvato con la DGR-18-novembre-2010-n.2323 le “Linee d’indirizzo della regione Friuli Venezia Giulia per la prevenzione degli incidenti stradali alcol-correlati”.

Nel documento si sottolinea, insieme ad altri argomenti, l’importanza dello sviluppo di un continuum fra l’azione di controllo e sanzionatoria delle Forze dell’Ordine e l’intervento informativo/motivazionale effettuato dai servizi al fine di diffondere la conoscenza puntuale delle norme previste dal Codice della Strada;
la necessità dell’integrazione delle Commissioni mediche locali con specialisti medici dei Servizi Alcologici, dotati di comprovata esperienza e competenza in materia; l’adeguamento delle procedure attuate dai Dipartimenti delle Dipendenze e dai Servizi di Alcologia alla specificità dell’utenza riferita all’art. 186 CdS attraverso la strutturazione di percorsi motivazionali ed educativi dedicati; la condivisione fra i servizi e standardizzazione dei contenuti dei corsi informativi e motivazionali suggeriti all’utenza riferita all’art 186 CdS; lo sviluppo ed applicazione di strumenti e procedure condivisi ed omogenei, atti all’individuazione dei fattori di rischio e di protocolli standard per la valutazione dell’idoneità alla guida da parte delle CML.

Si individua la necessità dell’istituzione di una banca dati unificata per la raccolta dei flussi provenienti dalla CML e dai Dipartimenti (Prevenzione, Dipendenze, Alcologia); della condivisione di un protocollo operativo per la valutazione dell’idoneità alla guida nei soggetti segnalati per guida in stato di ebbrezza alcolica; del mantenimento del Gruppo di Coordinamento Regionale Alcol, per garantire una continuità di sviluppo e verifica costante degli obiettivi e delle strategie di intervento promossi e di collaborazione con i diversi attori interessati alla specificità della problematica Alcol e Guida (Servizi, CML, Forze dell’Ordine, Motorizzazione, Medici di Medicina Generale).

Venendo alla parte operativa vera e propria si definiscono rispettivamente gli aspetti relativi al ruolo della CML e a quello dei servizi alcologici aziendali.

Commissione Medica Locale Patenti (CMLP)

  • E’ integrata da personale medico dei Servizi di Alcologia.
  • Il giudizio di idoneità alla guida è formulato secondo tre classi di rischio: lieve, medio ed elevato, che devono essere accertati a partire dalla valutazione generale di una pluralità di indicatori, e, qualora opportuno, dall’invio ai Servizi Alcologici Aziendali per l’approfondimento diagnostico.
  • Porre particolare attenzione a quei fattori, anche non di tipo clinico sanitario (la recidiva) che ragionevolmente possono essere intesi come predittivi o concorrenti.
  • L’invio ai Servizi Alcologici per l’approfondimento diagnostico è indicato nei seguenti casi: in presenza di patologie o problematiche alcol-correlate o quando si rilevi la positività di indicatori (es. esami di laboratorio) che riconducano a tali condizioni; in relazione alla presunta attitudine del soggetto a manifestare condotte a rischio e a reiterare comportamenti che compromettano la prestazione alla guida; in presenza di attività che prevedano un utilizzo professionale del mezzo in relazione all’età (sotto i 30 anni) e neopatentati.
  • L’operato della commissione è improntato anche all’informazione, all’educazione ed all’eventuale motivazione al trattamento, al fine di un miglioramento dello stato di salute fisica e psichica del soggetto e quindi invita e stimola i soggetti incorsi nella sanzione a partecipare ai programmi informativi previsti dai Servizi di Alcologia Aziendali.
  • Gli indicatori su cui dovrà basarsi la richiesta di approfondimento diagnostico sono:
    • Livello di alcolemia riscontrato al momento della violazione;
    • Accertamenti ematochimici ed eventuali ulteriori indagini cliniche richieste dalla CMLP o autonomamente prodotte dal candidato;
    • Raccolta delle informazioni anamnestiche (età, attività lavorativa, recente conseguimento della patente e categoria, precedenti sospensioni e/o violazioni dell’art. 186 CdS, modalità del consumo alcolico e/o eventuale condizione di dipendenza alcolica, uso di altre sostanze psicoattive);
    • Esame obiettivo;
    • Valutazione degli aspetti motivazionali, di percezione del rischio ed eventuale ipotesi di compresenza di patologie organiche alcol-correlate o comorbilità psichiatriche.

Il ruolo dei servizi alcologici aziendali

I Servizi di Alcologia delle Aziende Sanitarie, nel quadro della loro attività istituzionale e del loro mandato, forniscono a richiesta della CMLP, un approfondimento ed un accertamento clinico, diagnostico, un intervento specialistico o la presa in carico del soggetto. Provvedono inoltre alla realizzazione ed alla conduzione dei moduli informativi/motivazionali previsti per soggetti sottoposti a valutazione da parte della CMLP conseguentemente alla violazione all’art. 186 CdS, anche in collaborazione con altri Enti ed Associazioni.

Le azioni dei Servizi devono prevedere:

  • Una valutazione finalizzata all’approfondimento del singolo caso (volto a circostanziare i motivi della sanzione, e le modalità di consumo alcolico ed eventuali condizioni di dipendenza o di abuso) ed all’eventuale presa in carico del soggetto ai fini del trattamento.
  • Un percorso informativo/motivazionale dedicato, previsto per i soggetti inviati alla CMLP per guida in stato di ebbrezza alcolica, omogeneo nei singoli servizi per numero di incontri e contenuti presentati, orientato alla sensibilizzazione rispetto al pericolo ed alle conseguenze dell’abuso alcolico, alla guida e non, alla modificazione dei comportamenti a rischio, ed alla eventuale presa in carico ove necessario.
  • La stesura, secondo un modello standardizzato, di una relazione da sottoporre all’attenzione della CMLP che contenga:
    • Informazioni sul percorso effettuato dal soggetto giunto alla valutazione.
    • Attestato di partecipazione all’attività informativa svolta, con eventuali osservazioni.
    • Indicazioni relative ad eventuali problemi e patologie alcol-correlate che ne suggeriscano la presa in carico da parte dei servizi ai fini del trattamento.

I corsi informativo/motivazionali

Al fine di poter garantire una maggiore uniformità nelle prassi operative per il conseguimento dell’idoneità alla guida, nei casi di violazione all’art. 186 CdS, si propone la standardizzazione fra i servizi regionali preposti, dei contenuti informativi minimi offerti nei corsi informativo/motivazionali.

I corsi, della durata di non meno di sei ore, dovranno prevedere i seguenti contenuti informativi:

  • Introduzione al tema dell’alcol.
  • Danni fisici e psichici da alcol.
  • Alcol: legislazione e guida. Norme procedurali e conseguenze giuridiche nei casi di violazione degli artt. 186 e 187 CdS.
  • I requisiti psico-fisici per una guida sicura.
  • Alcol e guida: aspetti informativi sulle possibili conseguenze degli incidenti alcol-correlati (es. dinamiche dell’impatto, presentazione di immagini da “crash test“).
  • Alcol: danni sociali e problemi relazionali. Le risorse sul territorio.
  • Somministrazione del questionario di valutazione.
Iter amministrativo articoli 186 e 187 CdS nella regione Friuli Venezia Giulia

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